venerdì 21 dicembre 2012

Daymare Town

Visto che mi sentivo spammona e volenterosa ho scritto un walkthrough di Daymare Town, bellissimo flash game stile "fuga da una città" che si può trovare su www.flashgames.it
Giocateci che è veramente carino, se volete un aiuto (perché è piuttosto difficile) aiutatevi con queste.
Gli uccelli sono segnati con un numero e la lettera a. Le tessere del puzzle con un numero e la lettera b.

SOLUZIONI

NELLA PIAZZA
Guardare nell'angolo in basso a sinistra per vedere un uccello (1a), clissare al centro dei tetti e poi di nuovo vicino alla base del camino di destra per vedere un uccello (2a). Tornare nella scermata principale; vicino alla pietra in basso nel centro-destra della schermata prendere un filo (in alto a sinistra rispetto alla pietra) e poi una chiave dietro alla pietra stessa. Ora osservare il pozzo: sul bordo al centro c'è una moneta, mentre in alto a sinistra c'è un amo. Porsi di fronte alla porta della libreria, senza entrare, e a destro della schermata in un buco della parete prendere l'accendino. Unire l'amo col filo, e dalla grata del tombino estrarre un pezzo di puzzle (1b)

L'ARMERIA
Appena entrati guardare in basso a sinistra e prendere il cacciavite. Guardare il quadro del militare e segnarsi la posizione dei bottoni. Al primo piano prendere il pezzo di tessuto. Tornare all'entrata dell'armeria. Entrare nel corridioio a destra, osservare in alto a destra nella schermata e poi su su fino a vedere un uccello (3a). Tornare all'entrata. Entrare nella porta di fronte (ovvero la sala delle torture) superare gli uncini e girare a sinistra. Dal lavandino estrarre la seconda chiave.

TORNARE NELLA PIAZZA
Dopo che si sono ottenuti questi oggetti, unire cacciavite + stoffa e cliccare sulla grata buia in basso a destra. Infilare la torcia nel buco sulla grata, accenderla con l'accendino, dare la moneta al'uomo e prendere il pezzo di puzzle (2b).

LA BIBLIOTECA.
Al primo piano osservare i due quadri. Nel quadro di Bloomfield House osservare sul tetto e vedere un uccello (4a), poi guardare dietro al quadro nell'angolo in basso a sinistra e prendere il rotolino.Andare nel corridoio a destra e dallo scrittoio prendere il libro. Scendere al piano -1 della biblioteca. Scorrere tutti i libri della biblioteca finché non appare la manina del link, in un libro al centro-destra degli scaffali e osservare un uccello (5a). Scendere al piano -2. Subito a destra dell'ascensore sistemare le rotelle come i bottoni del quadro del militare, e prendere il pezzo di puzzle (3b). Andare a destra, finché si trova un tavolo. Cliccare sulla pietra affinché si sollevi e infilare subito il rotolino sotto alla pietra per romperla. Prendere il pezzo di puzzle (4b).
Scendere al piano -3. Andare sempre a destra e prendere il tondo di pietra.

TORNARE ALL'ARMERIA.
Appena di fronte alla porta dell'armeria inserire il tondo di pietra a sinistra della porta. Andare al primo piano e prendere la tessera (5b). Tornare dove c'è il lavandino oltre gli uncini, dare il libro al bibliotecario e prendere la tessera (6b).

LA CITY HALL.
Entrare nella city hall ed entrare nella seconda stanza a destra. Con la seconda delle chiavi trovate aprire la scatola dietro la scrivania e prendere l'ultima tessera (7b). Tornare in corridoio, aprire la terza stanza a sinistra, guardaretutto in alto a destra su su finché si vede un uccello (6a). Tornare in corridoio e cliccare sulla trave, poi guardare di nuovo tra le travi finché si vede un uccello (7a). Ora proseguire lungo il corridoio e poi voltare a sinistra. Al primo pianerottolo fermarsi e cliccare sopra l'oblò per guardare in alto e vedere tre oblò in cima ad una torre. Guardare l'oblò a destra per vedere un altro uccello (8a). Tornare sul pianerottolo e proseguire fino al ponte levatoio. Cliccare sulla balaustra dietro al ponte levatoio e guardare un altro uccello (9a). Inserire tutti i pezzi del puzzle sui pistoni corrispondenti, sia a destra che a sinistra del corridoio della city hall, e abbassare tutti i pistoni.

IL PRIGIONIERO.
Tornare nella piazza di Daymare Town. Cliccare sulla city hall e andare a sinistra. Ora cliccare sulla destra del totem appeso al muro e salire le scale. Con la prima chiave ottenuta aprire la porta e incontrare il prigioniero. Guardare fuori dalla finestra e osservare l'ultimo uccello appollaiato sull'albero (10a). Tornare indietro e cliccare a sinistra del totem. Sopra alla torretta-contatore prendere l'uovo e portarlo al prigioniero.

FUGA.
Ora tornare alla city hall, prendere il corridoio di sinistra e abbassare la leva del ponte levatoio. Cliccarci sopra e uscire dalla città.

martedì 20 novembre 2012

Let's do the Time Spam

Ok.
Ok sono qui per spammare su due libri.

LIBRO 1: "Comunque vada non importa" di Eleonora C. Caruso.

Non saprei come commentarlo, a parte che DOVETE leggerlo. Veramente. E' bello, anche troppo bello. E' il libro d'esordio di una scrittrice promettentissima perciò sostenete le brave persone che sanno scrivere divinamente, invece di buttare i soldi nel cesso per comprare Moccia, James Meyer (che rispetto ai primi due quasi si salva) e altre cagate. Do it.


LIBRO 2: "Le indagini del principe Meren" di Lynda Suzanne Robinson.

OOOK QUESTA E' UNA SAGA.
Però è stupenda e anche questa merita; è una serie di mystery (vi piace di più adesso che ho detto mystery, eh?) ambientati alla corte del faraone Tutankhamon (mica stronzate)  ed è per tutti i gusti: chi ama le cose spiritose, chi ama il giallo/mistero/thriller, chi ama i romanzi storici, chi ama Tutankhamon, e c'è un discreto apporto di messaggi subliminali per le slasher o le fangirl in genere (ma non facciamo troppe allusioni o i puristi dell'het si offendono)
L'ha consigliata anche un certo Raffaele Castria (c'è anche sull'imdb se ne volete sapere di più), che mi dicono sia uno che di gialli se ne intende parecchio, fate vobis.

Anyway, solo tre ultime cose da dire: andate, leggete e scrivetene tutti!! u.u
  

giovedì 9 agosto 2012

Serendipity

...o compleanni in anticipo.
...o botte di culo allucinanti [cit.]

Ho postato un disegno del cazzo. Intendo dire che è uno schizzo, giuro, fatto in mezz'ora, venuto anche discretamente di cacca.
D'altronde non potevo aspettarmi molto visto che ho riesumato la tablet dopo un paio d'ere geologiche nelle quali l'ho tipo usata come tavolino poggia-oggetti.

Ritrae Batu, un personaggio storico di cui Phobs [http://phobs.deviantart.com] ha narrato nei suoi comics.
Devo ripetere per caso che fa cagare? Magari no, ma poi giudicherete voi stessi.

Il fatto è che Phobs l'ha visto. Phobs. L'ha. Visto.
L'ha commentato. E l'ha inserito nei favoriti.
Scusate, ho bisogno di qualche momento per riprendermi dall'ulcera fulminante che mi si è aperta nel piloro.
Non riesco a dire altro.
Come Phobs abbia visto, quel...quel "coso", non lo so.
Ma mi ha fatta tanto felice.

Ovviamente ho condito il tutto con una bella figura di merda per quello che ho scritto nel commento dell'autore sotto al disegno, spero solo che non l'abbia neanche letto, ma altrimenti non sarei stata io se non avessi rovinato l'idillio :D
Non importa, sono troppo contenta lo stesso.

martedì 31 luglio 2012

Amarena 2

O dei, o dei, cosa devo fare?
Contattarti, corteggiarti, conquistarti?
Supplicarti?
Sto impazzendo.
Che senso ha parlarne, non ne ha, non ne ha!
Sono così stupida. Non ne parlo direttamente con nessuno perché è una cosa così assurda che ha dell'odioso anche per me.
Spero in una occasione. Una sola. E la sento avvicinarsi, la vedo all'orizzonte, e la temo.

Amarena

A volte succede di avere un tempismo sbagliato, di capire una cosa troppo tardi, di capirla troppo presto, di fare qualcosa di promettente ma con le condizioni sfavorevoli, o di fare delle stronzate e di riuscire solo perché si ha avuto la botta di culo.
La botta di culo però stavolta l'ho schivata.
Avevo accarezzato quest'idea, "La" idea, già parecchie volte nel corso di questi - tanti - anni. Ma non me ne ero mai resa conto fino a stamattina. Merito, o colpa, di un sogno. Una cosa stupida, ma che per quanto superficiale mi ha messo inevitabilmente di fronte alla verità.
Mi sono innamorata della persona giusta (finalmente, direi, urla di giubilo, stelle filanti e coriandoli). Il problema è che me ne sono innamorata nel momento sbagliato. Anzi chiamarlo sbagliato è quasi un complimento, un minimizzare, un eufemismo. Questo mio sentimento è inaspettato e quasi fuori luogo.
In realtà lo amavo anche prima. L'ho sempre amato, ma non gliel'ho mai detto.
Ero piccola, potrei anche giustificarmi così. Ero piccola e stupida, ma ero sufficientemente adulta da essere forte abbastanza per portare avanti quello che provavo, e invece ho scelto di nascondermi. I soliti imbecilli, quelli che ti prendono in giro per attirare le tue attenzioni o solo per sentirsi più grandi...avevo paura. Ero impaurita e frenata dai pregiudizi e i giudizi altrui.
Ma si, in fondo eravamo bambini. Appena bambini. Tutti si prendevano in giro per tutto. Eppure al solo pensiero mi tremavano le labbra e mi si faceva secca la gola. Avevo paura di essere giudicata, oddio!, che stupidità. Che permalosa.
Mi avevi detto che mi amavi, e io ti avevo detto che non ti amavo, e per fortuna che non mi vedevi e non mi sentivi mentre te lo dicevo, perché lo stavo scrivendo con gli occhi opachi, gonfi e rossi. Non ho mai pianto tanto per qualcuno come quel giorno. Ti ho detto di no, quando il mio cuore urlava di sì.
Oggi mi chiedo se è rimasto in te ancora un milionesimo di quel sentimento che avevi per me, ma so che è stupido e orgoglioso e presuntuoso pretenderlo. Non ho alcun diritto da avanzare su di te.
Me ne vergogno.
Non ci sentiamo da anni.
Non ci vediamo da anni.
Non so nemmeno più se ti conosco.
Sono ancorata al passato.

mercoledì 11 aprile 2012

PokéMANZ

E anche oggi ho dato prova della mia immensa stupidità nonché di autolesionismo gratuito e totalmente non necessario.
Avete mai sentito parlare della (discussa, criticata, data per vera e per falsa) Sindrome di Lavandonia?
Immagino di no.
Allora, in sostanza, si può artgomentare così: un bel giorno i creatori dei Pokémon decisero che era ora di far uscire il videogioco basato sulla serie: crearono così il set di gioco con i vari personaggi, le ambientazioni, e le città con le rispettive palestre.
Una di queste città - un vero buco di culo - si chiama Lavandonia, è talmente piccola che non ce l'ha una palestra, e l'unica sua peculiarità urbanistica è un'alta torre adibita a cimitero di pokémon.
E vabbè.
Ci fu una versione beta di Pokémon rosso. O blu. No forse rosso (che cazzo ne so, non ci ho mai giocato a Pokémon).
Ad ogni modo, in questo prototipo uscito solo in Giappone, quando il giocatore arrivava nella allegra città di Lavandonia partiva in automatico il tema musicale corrispondente alla città. Trattasi di una melodia ripetitiva a 8 bit (una cosa classica da videogioco) che era sufficientemente inquietante da creare la giusta atmosfera per una città-cimitero, e che preparava il giocatore all'arrivo alla Torre di Lavandonia. Qui bisognava affrontare i vari pokemon/avversari e superarli senza incontrare il boss finale. E perché mai "senza incontrarlo"?
Perché il boss è un fottuto zombie in putrefazione, ecco perché. Puoi essere Ash Ketchum, il leggendario Super Saiyan, il Genio della Lampada, Gesù Cristo o chi ti pare, ma il boss della Torre è fatto per essere imbattuto!
Se la tua buona stella ha deciso di andare in ferie e ti capita di incontrare il signor Buried Alive (il nome dello zombie) lui prima t'accoppa e poi si mangia il tuo personaggio (tutto ciò in una pixelosa ma realistica serie di immagini).
E, ciliegina sulla torta, dopo questo Game Over ogni volta - ogni volta! - che inizi una nuova sessione di gioco e guardi la schermata iniziale ti appare la faccia sorridente (?) del simpatico zombie (un po' come l'herpes, una volta che l'hai preso non te lo togli più).

In ultima analisi tutto questo bel siparietto non è neppure così terrificante. E dove sta allora la "sindrome di Lavandonia"?
*rullo di tamburi*
Un documento (scritto da impiegati/ricercatori/quel-che-è della stessa Nintendo) ritrovato non so da chi e mai pubblicato ufficialmente, riporta una lunga lista (200+) di bambini tra i 7 e i 12 anni che dopo aver sentito l'ormai famosa melodia di Lavandonia hanno avuto sintomi fisici (ma gravi eh!) da nausee, emicranie, fino a emorragie cerebrali, morte per complicazioni di queste emorragie e morte per suicidio.

Qui scatta in automatico il pensiero "di sicuro è un fake", ma non dimentichiamoci che le orecchie dei bambini sono molto più suscettibili di quelle degli adulti, specialmente nei confronti di certe sollecitazioni auditive che possono causare shock e disturbi fisici e psichici (se esistono sequenze di luci/immagini che possono causare attacchi epilettick, è probabile che esista un corrispettivo nel campo dell'udito). Se dopo mi ci metti gli zombie in putrefazione, grazie al cazzo che i bimbi restano traumatizzati.

Poco dopo dell'uscita del gioco, la versione incriminata è stata tolta dal mercato e riveduta: ora la musica di Lavandonia è una vera festa e il "boss della torre" si è trasformato in un bel fantasmino bonario e pacioccone, in barba a quelli che sostenevano che tutta la storia fosse una bella bufala e che non ci fossero mai stati problemi relativi alla primissima edizione di Pokémon Rosso (dev'essere Rosso, ne sono sicura!).

Potrei continuare con la speculazione fino a toccare l'altro scottante tema, quello del "Pokémon 731" ma non ho voglia e se volete saperne di più cercatevi la cosa su google.

Corollario: nel dubbio, non andare a cercare il video su Youtube della musichetta di Lavandonia, perché potresti spaventarti.
Corollario2: anche se hai più di 12 anni (anche se ne hai più di 18) e tecnicamente l'età dello sviluppo delle tue orecchie è finita, non cercare cose che non sai se ti potrebbero fare male lo stesso.

Ma! C'è un "ma". Siccome io sono stupida, stupida e (l'ho già detto?) stupida, sono andata a cercarlo lo stesso, il dannato video!
Ovviamente non ho calcolato due fattori che avrei dovuto tenere in considerazione: innanzitutto le mie orecchie hanno da sempre un timpano molto debole, e io lo sapevo anche prima di mettere piede su Youtube stasera, ma ho bellamente ignorato la mia voce della coscienza...inoltre sono raffreddata da alcuni giorni, ho una tonnellata di rinite, i seni frontali e il setto nasale completamente congestionati e tutto ciò non fa altro che sensibilizzare ulteriormente il mio povero apparato auditivo.
Però chi se ne importa!, andiamo tutti lo stesso alla ricerca di sto cazzo di video e ascoltiamoci dieci minuti (dieci! Mi chiedo dove sia finito quel poco di cervello che ho ancora funzionante) di quella canzoncina merdosissima (acuta poi, acuta. Roba che al confronto le peggiori banshee cantano l'Aida). Con la conseguenza che mi sono ritrovata ad avere le palpitazioni per circa tre ore e ipersensibilità auditiva, neanche avessi bevuto dieci thermos di caffè superconcentrati uno dietro l'altro.

Quindi per favore, seguite il mio consiglio. Se la vostra coscienza vi dice "cervello cancella questo dato e tu, ignobile umano, non cercare le cose che poi lo sai che ti fanno stare male", ecco...andate a guardare i cartoni alla tv, ok? Fidatevi che non vi perdete niente.

lunedì 20 febbraio 2012

Mocaccino ♥

Ebbene si, finalmente uno dei miei tanti pastrocchi culinari ha prodotto qualcosa di buono (o forse dovrei dire qualcosa di commestibile... ah. ah. ah.)
Mocaccino!
Ho recuperato un uovo sbattuto in una ciotola in frigo - no, non era lì da giorni, era ancora fresco - ci ho messo due cucchiai di farina, due di zucchero (perché da vent'anni a questa parte il mio unico scopo vitale è quello di procurarmi il diabete), uno di cacao amaro, del latte che non manca mai e un po' di caffè avanzato da ieri sera.
Ho sbattuto il tutto in microonde (la salvezza dei geneticamente pigri) e quando l'ho tirato fuori era denso, denso e cioccolatoso, con una buona nota di caffè *__*
Ho creato il budino *copiose bave* in barba ai preparati pronti della cameo e compagnia bella.

Budino, di quello bomboso e denso e semi-senziente, che tra un po' puoi prenderlo per mano e ballarci la samba.
E senza fecola di patate, maizena, addensanti non meglio identificati e quella merdosissima colla di pesce che me la ritrovo in ogni dolce che vorrei preparare - in primis la bavarese, mio anelato sogno da secoli - e di cui solo l'idea basta a farmi rivoltare lo stomaco come una pallina in un flipper.
Le dosi che ho descritto prima sono da esercito, minimo due persone. Ma dato che il mio stomaco è come il TARDIS, può contenere una quantità di cibo molto maggiore di ciò che ci si aspetta. Poi va comunque a finire tutto nel culo, costringendomi a usare il tapis roulant che mi osserva dal suo buio angolo come una Signorina Rottermeier dei tempi moderni, ma ne vale la pena.
Provatelo, è da fare.