C'era da aspettarselo, visto che si capisce sempre quello che si vuole, e se anche si capisce male si capisce sempre più degli altri. (si, come no.)
Come se avessi mai ottenuto qualcosa. Come se avessi mai avuto delle speranze, e lo so che non ne ho, lo so, lo so dannatamente bene e ogni volta che lo grido nessuno viene a contraddirmi, ok? (nessuno mi contraddice, nessuno riaccende la fiamma della mia speranza, perché non ne ho. Non ne ho neppure una, piccola, niente di niente, NIENTE.) E il niente è "nulla". Non esiste un niente più grosso di un altro. Se due persone non hanno niente, sono sulla stessa barca. Non può una avere meno dell'altra. Non hanno niente. Punto.
E io non ho nulla, e tutto ciò che mi resta è la scelta.
E io ho scelto di combattere, e non di scappare.
Per quanto male faccia avere tra le mani ciò che voglio e sapere di tenere solo fumo tra le dita, che potrebbe sfuggire in qualunque momento e non riuscirei ad afferrarlo, neppure con un miracolo. Fa male. Fa un cazzo di male, da morire, psicologico e fisico e tutte le stronzate che si possono aggiungere, ma alla fine ho deciso che non mi sarei mai arresa, MAI.
Ho scelto di non scappare.
Ecco qual è la differenza tra le persone.
Ci sono quelle che scappano e quelle che restano. Quelle che preferiscono soffrire come cani e poi incazzarsi (con chi? Col mondo? Con se stessi? Con nessuno?) e quelle che prendono a testate i muri pur di non cedere.
Ho scelto di non scappare.
Forse è questa la differenza tra i "niente"? Chi scappa ha meno di niente.
martedì 15 novembre 2011
lunedì 14 novembre 2011
Marionetta
Ormai ho il cervello (quale cervello?) completamente fuso e pieno di immagini/fotografie/qualunquecosa vittoriane, mezze lesbo (mezze porno) gotiche...il cosplay fa seriamente male e il periodo che intercorre tra il Lucca Comics e il Carnevale di Venezia è quantomai deleterio (gli esami accidenti, a quelli dovrei pensare!)
Invece no, mi metto a disegnare queste brutte cose.
Invece no, mi metto a disegnare queste brutte cose.
Avada kebab
"Comunque, è corrisposto."
Due parole, semplici per di più, ma un mondo dietro.
Non sono un peso e lo immaginavo di già. Ma questo...adesso posso anche morire felice. Molto felice. Davvero tanto, TANTO felice. Sentirsi accettati è il fulcro di tutto.
Ah e grazie per avermi regalatoun tera il mio meraviglioso bambino. Credo che "Kirby" sia poco edificante ma va bene così. In effetti potrei morire felice ma se lo facessi non riempirei più di stronzate quest'oggetto divino degno del migliore cacciavite sonico passato tra le mani di Matt Smith, e non dimentichiamoci Ten.
Mi spiace, la clausola sullo yaoi dovevate farmela firmare (col sangue) prima di affidarlo alle mie immonde mani.
Due parole, semplici per di più, ma un mondo dietro.
Non sono un peso e lo immaginavo di già. Ma questo...adesso posso anche morire felice. Molto felice. Davvero tanto, TANTO felice. Sentirsi accettati è il fulcro di tutto.
Ah e grazie per avermi regalato
Mi spiace, la clausola sullo yaoi dovevate farmela firmare (col sangue) prima di affidarlo alle mie immonde mani.
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